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In ogni sito che si rispetti ci sono sezioni che non possono assolutamente mancare; una di queste, a mio parere, è sicuramente la sezione Blog. Generalmente è proprio attraverso il blog che possiamo fare capire ai nostri clienti – ma anche a Mr. Google e agli altri motori di ricerca – che il nostro sito è vivo e attivo. Ma come fare a scrivere articoli di valore che siano ottimizzati non solo per il nostro pubblico ma anche a livello SEO?
In questo articolo voglio darti qualche consiglio per scrivere dei blog post ottimizzati SEO ma anche efficaci e di facile fruizione da parte degli utenti del tuo sito.
Individuare lo scopo del post
Prima ancora di iniziare a scrivere il nostro post, dobbiamo porci una serie di domande: che cosa vogliamo raccontare ai nostri lettori? Che tipo di messaggio vogliamo inviare? Che cosa vogliamo che facciano i nostri lettori, una volta terminata la lettura?
I contenuti di un blog possono essere scritti con vari intenti, ma generalmente possiamo distinguerli in quattro tipologie principali:
- post di formazione, ovvero dei post che insegnino alla nostra audience come fare qualcosa (ne sono un esempio i miei post in cui ti spiego come scegliere il nome dominio, lo spazio hosting o il tema per il tuo sito);
- post di soluzione, ovvero dei post che possano aiutare i nostri lettori a risolvere un determinato problema (come ad esempio il mio post in cui ti spiego che differenza c’è tra WordPress.com e WordPress.org);
- post di ispirazione, ovvero dei post attraverso cui ispirare in qualche modo il nostro pubblico (come ad esempio i miei post mensili sulle palette colori);
- post di promozione, ovvero dei post in cui promuoviamo i nostri servizi o mostriamo i nostri lavori (ne sono un esempio la mia sezione “Servizi” e la sezione “Portfolio”).
Quale che sia lo scopo del post che stiamo scrivendo, il nostro obiettivo dovrà essere quello di “agganciare” il pubblico e di farlo restare il più a lungo possibile sul sito a leggerne i contenuti. Difficilmente riusciremo nel nostro intento se quello che scriviamo è di scarso valore. Per questo dobbiamo cercare di scrivere testi che siano il più possibile interessanti e originali.
Interessanti, nel senso che il contenuto del post è qualcosa di utile (e magari anche di divertente) per gli utenti; originali, nel senso che quello che scriviamo deve essere farina del nostro sacco e non qualcosa di scopiazzato da altri – a parte il fatto che non è assolutamente corretto copiare il lavoro di altri, così facendo non creeremo mai un legame autentico con i nostri utenti.
Cercare le parole chiave
Una volta che abbiamo determinato lo scopo del post, dobbiamo spendere un po’ di tempo nella ricerca delle parole chiave che caratterizzeranno l’articolo. Queste parole chiave saranno quelle che i nostri utenti utilizzeranno per effettuare le loro ricerche su Google & Company e indicheranno quindi l’argomento che andremo a trattare nel post.
Dobbiamo innanzitutto trovare la parola chiave primaria che utilizzeremo nel titolo del post, nella meta description, nelle intestazioni e nel contenuto dell’articolo.
Verifichiamo il volume di ricerca per questa parola utilizzando lo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Ads. L’ideale sarebbe utilizzare una parola chiave che abbia un volume di ricerca tra 1.000 e 10.000.
Dai anche un’occhiata a Google Search Console per scoprire quali termini di ricerca le persone utilizzano già per trovare il tuo sito web.
Una volta individuata la parola chiave fondamentale, cerchiamo ora tutte le altre a lei collegate, le cosiddette “parole chiave a coda lunga” (o “long tail keywords“). Si tratta di frasi di 4-5 parole che contengono la parola chiave primaria. In quanto termini di ricerca più specifici hanno un volume di ricerca più basso, ma ci aiutano a categorizzarci meglio. Cerchiamo sempre di metterci nei panni dell’utente che sta facendo la ricerca e pensare a quali parole chiave potrebbe utilizzare per cercare le informazioni.
Per trovare la parole chiave a coda lunga puoi utilizzare strumenti come il già citato Google Keyword Planner, Ubersuggest o Answer The Public.
A questo punto cerchiamo di scrivere un testo inserendo quante più parole chiave possibili ma facendo sempre in modo di mantenere la comprensibilità del testo. Ciò significa che non dobbiamo limitarci a scrivere solo un mero elenco di parole chiave ma che dobbiamo inserirle distribuendole in modo logico e uniforme nell’articolo.
Scegliere il titolo del post
Il titolo del post dovrà contenere la parola chiave che abbiamo individuato e dovremo inserirla preferibilmente all’inizio.
Cerca di scrivere un titolo che sia accattivante e che invogli gli utenti a cliccarci sopra. Alcuni esempi di titoli efficaci sono quelli che contengono numeri (“5 motivi per cui dovresti avere un sito web“) o la parola “come” (“Come creare un sito WordPress in 6 semplici passi“).
Ricordati di includere il nome del tuo brand alla fine del tag del titolo (puoi facilmente impostare questa opzione con Yoast SEO) cercando però di mantenere il titolo sotto ai 70 caratteri di lunghezza per evitare che venga troncato nei risultati della ricerca.
Struttura e lunghezza del post
Un buon blog post è un post facile da leggere da parte dei nostri utenti. Partiamo quindi con il definire la struttura base del nostro articolo: ogni post dovrebbe avere una breve introduzione, in cui esponiamo quale sarà l’argomento che verrà trattato; una parte centrale, dove verrà trattato il tema; una conclusione, dove riassumere brevemente quanto detto o trarre le conclusioni.
Quando scriviamo un testo per il nostro sito – che sia un articolo del blog o una descrizione per una pagina statica – la regola numero uno è quella di cercare di metterci sempre nei panni di chi ci leggerà. Scriviamo quindi nel modo più chiaro possibile e in maniera discorsiva, cercando di far capire bene l’argomento che stiamo trattando. Pensiamo sempre di stare parlando con qualcuno che non ci conosce e che non sa di cosa ci occupiamo e soprattutto non diamo mai per scontato che la gente sappia cose che fanno parte del nostro lavoro e che noi invece sappiamo già.
Per quanto riguarda la lunghezza, le buone prassi SEO indicherebbero di restare indicativamente tra le 500 e le 3.000 parole. Personalmente, però, ritengo che la cosa più importante sia comunque riuscire ad esprimere in modo chiaro il messaggio che si vuole far passare, quindi scriviamo pure a ruota libera!
Se riteniamo che il post sia troppo breve (diciamo meno di 300 parole) possiamo sempre optare per utilizzare questi post per la pubblicazione sui social.
Se invece, al contrario, abbiamo scritto molto, il consiglio allora è di suddividere il testo in vari paragrafi così da facilitare la lettura: trovarsi davanti ad un muro uniforme di parole non invoglia di certo il nostro povero lettore a proseguire!
Formattare il testo
Una buona formattazione del testo renderà la lettura più scorrevole, quindi via libera all’uso di titoli e titoletti per introdurre i vari argomenti che avremo suddiviso in paragrafi, così come l’utilizzo del grassetto e del corsivo per dare enfasi a determinate frasi o parole che esprimono concetti chiave.
Il titolo del post dovrà avere il tag H1 e per ogni pagina dovresti avere un unico tag H1. Tutti gli altri sottotitoli e titoletti dovranno essere formattati con i tag H2, H3, H4, H5 o H6 in modo da stabilire una sorta di gerarchia dei contenuti. Cerca di utilizzare le parole chiave a coda lunga in questi titoli.
Inserire Call to Action
Gli utenti sul nostro sito stanno compiendo un viaggio, un percorso che li porterà ad entrare in connessione con noi e con il nostro lavoro. Dobbiamo quindi essere noi a guidarli verso l’azione che vogliamo che compiano: contattarci? iscriversi alla nostra newsletter? seguirci sulle nostre pagine social?
Quale che sia l’azione, ricordiamoci di inserire una Call To Action che li guidi, come ad esempio un bel pulsante “Chiedi di più”, oppure “Iscriviti alla mia newsletter”, eccetera.
Ancora meglio se offriamo un regalo ai nostri utenti in cambio della loro permanenza sul nostro sito, come ad esempio un contenuto gratuito relativo a quanto scritto nell’articolo che possa essere di loro interesse.
Definire Categorie e Tag
WordPress ci dà la possibilità di organizzare i nostri articoli in categorie e di classificarli ulteriormente attraverso i tag. Le categorie ci permettono di raggruppare i post in argomenti più generali (per questo non dovremmo averne troppe, una decina di categorie possono essere più che sufficienti), i tag invece ci permettono di suddividere le categorie in sotto-argomenti più specifici.
Un uso intelligente di questi due strumenti ci sarà di grande aiuto non solo a livello di SEO, ma anche per guidare i nostri lettori direttamente verso l’argomento che li interessa maggiormente.
Aggiungere link contestuali
La creazione di link (o link building) è una pratica che piace molto a Mr. Google perché, oltre a fare in modo che il motore di ricerca trovi più facilmente le pagine che abbiamo creato, gli permette di capire meglio la struttura dell’intero sito.
I link interni sono un collegamento tra due o più contenuti presenti sul medesimo sito; connettendo fra loro le varie sezioni del nostro sito definiscono una sorta di gerarchia tra le varie pagine e ci permettono di dare maggior valore ai link delle pagine e dei post più importanti. Ecco perché è anche una pratica che aiuta molto a migliorare la SEO del nostro sito.
Sia i nostri utenti che i motori di ricerca usano i link per trovare i contenuti sul nostro sito: se un contenuto non è linkato (quantomeno alla Home Page), quel contenuto non sarà accessibile.
I link interni che vengono inseriti in un post o in una pagina per collegarli ad altri contenuti simili o a contenuti ritenuti interessanti relativamente a quanto esposto in quel post si chiamano link contestuali. I link contestuali permettono ai motori di ricerca di scoprire quali sono i contenuti correlati fra loro e quindi di stabilire il valore di quel determinato contenuto: più una pagina riceve link, maggiore sarà la sua importanza.
Collegare vari post tra loro tramite i link correlati, oltre ad avere un’indubbia valenza a fini SEO, ci può aiutare anche far sì che gli utenti passino maggior tempo sul nostro sito dandogli la possibilità di passare velocemente da un contenuto di qualità ad un altro – un po’ come succede quando siamo su Wikipedia e una voce tira l’altra!
Definiamo quindi la nostra strategia di internal linking selezionando i post già pubblicati a cui vogliamo fare riferimento nell’articolo che stiamo scrivendo, dopodiché scegliamo la parola o la frase più adatta e creiamo il link alla pagina o al contenuto che vogliamo collegare. Cerchiamo di evitare frasi o parole generiche, come ad es. “clicca qui” o “questo articolo” ma optiamo invece per scegliere parole specifiche presenti nel testo.
Se effettuiamo anche dei collegamenti esterni, ricordiamoci di far aprire il link in una nuova pagina. In questo modo eviteremo di far uscire il lettore dal nostro sito.
Ottimizzare le immagini
Anche le immagini rivestono un ruolo molto importante. Aggiungere immagini ad una pagina o a un post contribuirà a renderli più “attraenti” e aiuterà i nostri lettori a capire meglio il concetto espresso nell’articolo. Non solo: i vari motori di ricerca non si limitano ad indicizzare solo le pagine di un sito, ma anche le immagini.
Vi è mai capitato di effettuare una ricerca immagini su Google? Ebbene, se iniziamo a curare l’ottimizzazione SEO delle immagini presenti sul nostro sito, potremmo ottenere visibilità anche attraverso di esse ogni volta che qualcuno farà una ricerca con la parola chiave che abbiamo definito per quell’immagine.
Cerchiamo quindi delle immagini che siano rilevanti per l’argomento che abbiamo trattato nel post. L’ideale sarebbe utilizzare immagini originali, magari scattate da noi. Ecco alcuni consigli riguardo alle immagini:
- Rinominiamole sempre in un modo che sia sensato. Vale a dire: non lasciamo nomi tipo “142svsv.jpg” ma diamo un nome che spieghi che cosa rappresenta l’immagine, ad es. “peonia.jpg”;
- Creiamo varie versioni della stessa immagine a seconda delle dimensioni che ci occorrono. Se ad esempio ci serve un’immagine di 250x250px, creiamo una versione di quelle esatte dimensioni perché usare un’immagine più grande farebbe solo rallentare i tempi di caricamento della pagina;
- Comprimiamo l’immagine per ridurre le dimensioni del file così da avere un caricamento della pagina più veloce. Esistono vari plugin e tool online per la compressione delle immagini che permettono di ridurne le dimensioni mantenendone la qualità; Imagify o Tinyjpg ne sono un esempio;
- Specifichiamo sempre il titolo e l’attributo Alt tag delle immagini che inseriamo nel post (se possibile inserendovi la parola chiave di quel post). In questo modo, qualora l’immagine non dovesse venire visualizzata per qualche ragione, i visitatori potranno comunque avere una descrizione di quello che l’immagine avrebbe dovuto mostrare.
Utilizzare il plugin Yoast SEO
Il plugin Yoast SEO ci può essere di grande aiuto per quanto riguarda l’ottimizzazione SEO del nostro articolo, ad esempio, indicandoci quante volte e in che punti abbiamo utilizzato la parola chiave individuata, controllando se e quanti link (interni o esterni) abbiamo inserito per alimentare la link building, mostrandoci l’anteprima di come il nostro post verrà visualizzato nella pagina di ricerca di Google e suggerendoci quali miglioramenti apportare.
Cerchiamo quindi di sfruttare appieno le potenzialità di questo plugin: inseriamo la parola o la frase chiave principale e la meta descrizione negli appositi box. La meta descrizione non ha un impatto diretto sul ranking dell’articolo, ma ci può aiutare a invogliare l’utente a cliccare sul nostro link. Cerchiamo quindi di inserire una descrizione che attragga l’attenzione e che contenga alcune delle keyword a coda lunga individuate in precedenza.
Infine, modifichiamo, se necessario, il titolo SEO e definiamo il permalink (URL/Slug) del post in modo che sia breve ma comunque descrittivo e cercando di utilizzare al suo interno la parola chiave individuata. Per dividere le varie parole che compongo lo slug utilizziamo solo i trattini – e nessun altro simbolo.
Check finale e pubblicazione
Una volta completato il nostro articolo non ci resta che fare un’ultima revisione per verificare che sia tutto a posto prima della pubblicazione. Apriamo quindi l’anteprima del post e verifichiamo che sia formattato correttamente; verifichiamo che tutti i link siano funzionanti; rileggiamo l’intero post per controllare che non ci siano errori o refusi e ricontrolliamo l’ortografia e la grammatica non solo dell’intero articolo, ma anche delle keywords e della meta descrizione inserite con Yoast SEO.
A questo punto non ci resta che impostare la data di pubblicazione del post oppure premere direttamente sul pulsante “Pubblica” se vogliamo mettere subito online il nostro fantastico articolo!
Quanto scritto sopra vale in particolare per la stesura dei post del blog ma può essere utilizzata anche come regola generale per tutti i testi del vostro sito web.
Infine, per ringraziarvi di avere letto fin qua, voglio farvi un regalino che spero possa tornarvi utile nella stesura dei vostri prossimi testi: un piccolo manuale in forma di check-list per rendere più facile la creazione dei vostri post e per ottimizzarli in chiave SEO.
Non dovete fare altro che compilare il form qui sotto e la riceverete direttamente nella vostra casella e-mail!
Ci siamo quasi!
Controlla nella tua casella di posta e clicca sul link che hai ricevuto per confermare il tuo indirizzo e-mail, dopodiché potrai scaricare il tuo regalo!
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Se avete trovato utile questo articolo e il mio piccolo regalo, fatemelo sapere nei commenti!
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