Palette colori di Ottobre: castagne matte e colori d’autunno

Ho sempre trovato l’autunno un po’ un paradosso: è la stagione in cui le temperature iniziano a calare e le giornate si accorciano, ma è anche il momento in cui la natura ci regala i suoi colori più caldi e intensi.

Mi sono sempre piaciuti i colori dell’autunno: il verde delle foglie che piano piano lascia spazio al giallo, all’arancione, al rosso e al marrone. I colori dei frutti di stagione – zucche, cachi, castagne, nespole, mandarini – sembrano fatti apposta per scaldare l’atmosfera.

Ed è proprio dalle castagne che ho preso ispirazione per la palette di ottobre. Più precisamente dai frutti dell’ippocastano, quelle che ho sempre sentito chiamare “castagne matte” e che raccoglievo da bambina. Ricordo ancora il piacere di trovarle nel parco, lucide e perfette, appena cadute dal riccio spinoso. Le mettevo in tasca come piccoli tesori autunnali e ogni volta mi sembrava di portare con me un pezzetto di bosco.

Queste castagne “false”, in realtà, non sono commestibili come quelle che si arrostiscono sul fuoco, ma hanno una lunga storia di simboli e superstizioni. Si racconta che tenere in tasca una o due castagne matte durante l’autunno aiuti a tenere lontano i reumatismi, il raffreddore e i malanni di stagione — un rimedio popolare tramandato di generazione in generazione, probabilmente nato perché l’ippocastano contiene una sostanza chiamata escina, dalle note proprietà antinfiammatorie e tonificanti.

In molte regioni d’Italia venivano usate anche come portafortuna, o regalate ai bambini come talismano per proteggersi dal malocchio.
Vero o meno che sia, questa piccola superstizione mi è rimasta nel cuore. Anche adesso, mentre scrivo, ne ho una sulla scrivania: un portafortuna stagionale e un tenero legame con i ricordi d’infanzia, quando bastava una castagna lucida per sentire la magia dell’autunno tra le mani.